domenica 5 settembre 2010

Linee Guida del Codex Alimentarius per l'applicazione corretta del Sistema HACCP


Punto di riferimento a livello mondiale, per quanto concerne la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti, è senza ombra di dubbio il celeberrimo Codex Alimentarius; locuzione latina per Codice degli Alimenti.

In estrema sintesi, potremmo dire che trattasi di un insieme di standards e linee guida, riconosciuti ed applicati internazionalmente, che vengono elaborati e costantemente aggiornati dalla omonima Commissione, creata nel lontano 1963 dall'azione congiunta di Food and Agricolture Organization (nota come FAO) e World Health Organization (nota invece con l'acronimo WHO, italianizzato in Organizzazione Mondiale della Sanità o, più brevemente, OMS), entrambi organismi facenti capo alle Nazioni Unite.

FAO: Food and Agricolture Organization

WHO: World Health Organization

La Commissione del Codex Alimentarius ha pertanto lo scopo di creare riferimenti per il Settore Agro-alimentare che consentano scambi commerciali tra i differenti Paesi del Globo, garantendo il massimo livello di sicurezza per la salute dei consumatori.

UN: United Nations

Uno dei documenti cardine del Codex Alimentarius, a cui faremo spesso riferimento, è il Recommended International Code of Practice - General Principles of Food Hygiene (codificato: CAC/RCP 1-1969, Rev. 4 del 2003) ed in particolare all'allegato Guidelines for the Application of the HACCP System.

Nei prossimi post vedremo di cosa si tratta.

A presto!

martedì 2 giugno 2009

Breve storia dell'HACCP

Con la Rivoluzione Industriale, il crescente abbandono delle campagne a favore delle sempre più popolose città indusse la necessità di incrementare drasticamente la produzione di alimenti e di accrescerne la disponibilità. Questo, tuttavia, portò alla luce un nuovo problema, ossia la necessità di garantire ai consumatori un prodotto salubre.

Il primo approccio fu quello di sottoporre a verifiche a campione il prodotto finito, ma presto ci si accorse che questa tecnica presentava delle grosse lacune: innanzitutto, generava notevoli sprechi di prodotto (dato che spesso i test erano fortemente invasivi), inoltre non forniva sufficienti garanzie di affidabilità.

Un miglioramento si ebbe con l'introduzione delle Buone Pratiche di Fabbricazione (in inglese Good Manufacturing Practices, abbreviato in GMP), aventi lo scopo di accrescere la sicurezza degli alimenti, mediante requisiti e linee guida per i produttori.

La grande svolta si ebbe però con le prime missioni spaziali, per le quali la NASA applicò una tecnica basata su un approccio completamente differente, di tipo preventivo: nacque la HACCP.
Questa sigla sta per Hazard Analysis Critical Control Point, tradotta in italiano in Analisi dei Pericoli e dei Punti Critici di Controllo.

Nei prossimi post vedremo più nel dettaglio in cosa consiste.

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